Ancora una notizia dolorosa ha colpito il nostro Club. Il dott.Valentino Natoli ci ha lasciato quest’oggi. Scompare un galantuomo e un professionista universalmente benvoluto per le sue indiscusse qualità umane e sociali. Ma soprattutto scompare uno dei venti pionieri che, stretti da un solido vincolo di amicizia e di buona volontà, nel 3 luglio del 1971 ricevettero la Carta fondativa del nostro Club. Dello stesso Club assunse la presidenza nell’anno rotariano 1979-80. La perdita di un socio fondatore -da qualche anno socio onorario- è un evento che ci spinge a fare i conti con la nostra stessa storia: con quel passato da onorare e rispettare, perché senza quel passato non potrebbero esistere né presente né futuro.E se la scomparsa di un amico può trasmetterci sicuramente il senso di una privazione, la riscoperta di un maestro di amicizia –la fondazione di un Club rotariano è sempre una lezione di amicizia- consolida e proietta nel tempo la testimonianza, dando ad essa la dimensione della pienezza, che sfida il tempo. Naturalmente la conservazione della memoria comporta anche un impegno: quello di assicurare la continuazione dell’esperienza, diventando degni continuatori di quella antica lezione.Così, mentre ci inchiniamo dinanzi al Socio che ci lascia e abbracciamo fraternamente Nicola, Liliana, i loro figli e tutti i famigliari, assumiamo consapevolmente e responsabilmente l’eredità di quel lontano gesto del 3 luglio 1971, per esserne sempre più degni. È, ritengo, la migliore maniera per esprimere il nostro cordoglio. Angelo Di Summa